sabato 20 luglio 2013

Calcio italiano: facciamo un bilancio

Certo, c'è la crisi e soldi non se ne possono spendere. Questo vale per le famiglie italiane, ma anche per, ad esempio, le squadre di calcio. Molte società in Italia parlano di "progetto giovani", avendo così la scusa per tenersi i soldi nelle tasche. La soluzione, a mio avviso, è più semplice di quel che si crede: stadi di proprietà, come le squadre più importanti del mondo e come la Juventus in Italia. E' grazie al loro stadio che i bianconeri possono permettersi ingaggi come quelli di Llorente, Pirlo, Vidal, Tevez, Buffon e Marchisio. Ma oltre a questo è un altro il problema: al giorno d'oggi in Italia non si sa più fare mercato. Sono finiti i tempi dove prendevi dall'estero Ronaldo, Robinho o Ibrahimovic. Perchè sono finiti quei tempi?! Beh, perchè semplicemente sono finiti i soldi! E se i soldi sono finiti e gli stadi non diventano di proprietà, allora l'elemento fondamentale è uno solo: furbizia! Se oggi si vuol fare mercato senza ingenti capitali da investire, bisogna essere scaltri. Un esempio è (di nuovo) la Juventus: i bianconeri con pochissimi milioni di euro hanno preso giocatori come Vidal, Pirlo, Tevez, Barzagli, Llorente e soprattutto Pogba. Sono finiti i periodi dove si spendevano 25 mln € per un Felipe Melo qualsiasi, oggi si deve fare un mercato ponderato ed intelligente. Stessa cosa si può dire del Napoli, della Roma e della Fiorentina: hanno acquistato per pochi milioni di euro rispettivamente Cavani, Marquinhos e Jovetic e hanno incassato in tutto circa 127 mln €. Si potrebbe pensare: ma se le società non hanno soldi e vendono i loro "pezzi da 90", il campionato italiano che campionato è? Ebbene, quest'anno direi che sarà un campionato come non lo si vedeva da anni: è vero, dall'anno scorso ad oggi sono partiti fuoriclasse come il Matador, Jojo, Lavezzi, Sneijder, Marquinhos, Thiago Silva, Maicon, Julio Cesar e Ibrahimovic. Ma quanti campioni in un anno sono arrivati e per costi bassissimi? Esempi sono Pogba, Mario Gomez, Tevez, Llorente, Callejon, Strootman, Mertens e Mario Balotelli! Per non parlare dei campioni già in casa e che la scorsa stagione sono esplosi: Handanovic, Vidal, Palacio, Insigne ed El Shaarawy. Insomma, le squadre italiane vendono i loro Top-Player per cifre astronomiche e poi o ne comprano altri ad un costo bassissimo oppure valorizzano i giocatori che già avevano rendendoli dei veri giocatori top. Per concludere: molti se ne vanno, ma tantissimi altri arrivano. Sarà mica che il campionato italiano, al contrario di ciò che molti dicono, stia recuperando un certo appeal?

Foto presa da: www.giornalettismo.com


Foto presa da: focuscalcio.it
Foto presa da: www.gazzetta.it


























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